martedì 29 gennaio 2013

Ustica: "Fu un missile", la verità dopo 33 anni di misteri



E’ stato un missile: e’ questa la  conclusione cui e’ giunta la terza sezione civile della Cassazione,  ponendo un punto fermo sulla causa dell’abbattimento in volo, nei  cieli di Ustica sulla rotta Bologna-Palermo, del Dc9 Itavia con a  bordo 81 persone, tutte morte, il 27 giugno del 1980. La Suprema Corte ha reso definitivo il risarcimento danni nei confronti di diversi  familiari delle vittime della strage.

In particolare, la terza sezione civile, con la sentenza numero  1871, ha convalidato la decisione della Corte d’Appello di Palermo  dello scorso anno, che aveva detto si’ ai risarcimenti condannando i  ministeri della Difesa e dei Trasporti a risarcire i parenti delle  vittime. Nel dettaglio, la Suprema Corte dice che “non c’e’ dubbio che le amministrazioni avessero l’obbligo di garantire la sicurezza dei  voli”. Inoltre, nelle motivazioni di piazza Cavour, si rileva come sia stata ampiamente dimostrata “la violazione della norma cautelare”.        La Cassazione osserva inoltre che “e’ abbondantemente e  congruamente motivata la tesi del missile accolta dalla Corte  d’Appello”. Inesistente anche la questione della prescrizione visto  che, come spiegano gli ermellini, “e’ ravvisabile la sussistenza del  reato aviatorio colposo”. In conclusione, la Suprema Corte spiega che  “l’attivita’ volta a garantire la sicurezza della navigazione aerea  civile e’ pericolosa quando risulta esercitata in condizioni di  anormalita’”. Da qui l’ok al risarcimento per i familiari delle  vittime.

“Si puo’ tirare un sospiro di sollievo su questa  sentenza, che finalmente mette la parola ‘fine’ alla vicenda”: cosi’  il giudice Rosario Priore, protagonista dell’inchiesta sulla strage  nei cieli di Ustica, ha commentato all’Adnkronos la sentenza della  Cassazione in sede civile, che fa sua la tesi del missile per  l’abbattimento del Dc9 dell’Itavia.

 “Non posso esprimere sentimenti di soddisfazione o  insoddisfazione ne’ posso permettermi di dire che questa sentenza e’  giusta o quella precedente era sbagliata – ha premesso Priore -  Sicuramente saranno soddisfatti i parenti delle vittime, dopo un iter  processuale, sia in sede civile che penale, che e’ stato lungo e  travagliato e che finalmente riconosce il loro diritto al  risarcimento”.

Quanto alla tesi del missile, “e’ quella che io ho sostenuto e  che e’ stata accolta in primo grado e dai vari pm in tutti i gradi, ma non accolta dalla Cassazione in sede penale. Ora – ha pero’ avvertito  – si porra’ un problema, visto che c’e’ una sentenza di una sezione  civile che accoglie la tesi del missile, in contrasto con una sentenza della sezione penale, sempre della Cassazione, che accolse invece la  tesi dell’ordigno interno all’aeromobile. Si pone un ‘conflitto’ fra  queste due sentenze, entrambe definitive. Forse, si dovra’  provvedere”, ha concluso Priore.

Mancavano 15 secondi alle nove di sera del 27  giugno del 1980, quando il Dc9 Itavia con a bordo 81 persone, partito  da Bologna e diretto a Palermo, scomparve dagli schermi radar del  centro di controllo aereo di Roma, precipitando nel mar Tirreno vicino all’isola siciliana di Ustica. Il volo era partito in ritardo di oltre un’ora e mezzo dall’aeroporto di Borgo Panigale, alle 20.08 e doveva  atterrare allo scalo di Punta Raisi alle 21.13 secondo l’ultima  comunicazione del comandante Domenico Gatti.        L’allarme fu lanciato dal centro radar di Marsala alle 21.21 e  subito partirono i soccorsi, con elicotteri e navi. I resti dell’aereo furono avvistati solo alle 7.05 del mattino seguente e fino al 30  giugno le operazioni di ricerca consentirono di recuperare 39 corpi  sugli 81 passeggeri a bordo del Dc9 Itavia.

La vicenda giudiziaria e’ stata lunga e ricca di colpi di scena, fra assoluzioni e accuse di depistaggio, fino alle ipotesi di  coinvolgimento di forze militari straniere, in particolare di Libia,  Francia e Usa. La tesi del missile, ipotizzata anche per il tentativo  di abbattere un jet libico con a bordo il rais Gheddafi, e’ stata  affiancata da altre ipotesi, dall’ordigno a bordo per un attentato  terroristico, fino al cedimento strutturale del velivolo.




(fonte: siciliainformazioni.com)

sabato 26 gennaio 2013

Medvedev e gli Ufo, la storia continua



Il primo ministro russo continua a far discutere la rete per le sue continue dichiarazioni sugli ufo e sugli extraterrestri. Oggi vi presentiamo un'interessante articolo tratto dal sito Segnidalcielo.it che narra le ultime vicende in proposito.

Dopo le ultime dichiarazioni di Medvedev rilasciate “fuori onda” in cui si sostiene che non solo i russi sanno dell’esistenza di alieni con basi sulla terra, ma che addirittura nella valigetta, che contiene i codici di lancio dei missili nucleari, vi siano due cartelle con documenti Cosmic Top Secret,  che descrivono dettagliatamente dove sono collocate le basi Aliene nel territorio russo, allora significa che qualcosa sta nuovamente bollendo in pentola..

Queste cartellette vengono passate ovviamente da un presidente all’altro. Sappiamo altresì  che la Russia, sempre attraverso il suo primo ministro Medvedev, che è ora presente nel Forum Economico Mondiale che si terrà di questa settimana,  dichiarerà ufficialmente che la Russia ha già avvertito il presidente Obama che “è giunto il momento” per il mondo di conoscere la verità sugli Alieni, e se gli Stati Uniti non parteciperanno a questo annuncio , il Cremlino lo farà da solo. All’interno delle cartelle Top Secret che vengono passate dalle mani di un presidente all’altro, vi sono dei documenti che si riferiscono al piano di “acclimatazione” dei “Controllers” (gli alieni) entro il 2013. Ma di cosa si tratta?

Il documento, dovrebbe riferirsi ad un’ offerta da parte degli extraterrestri di aiutare l’ umanità e prepararla alla rivelazione finale sulla vita extraterrestre. Si sarebbe anche discusso su come le Nazioni Unite siano state incoraggiate al rilascio delle tecnologie segrete che rivoluzionerebbero lo sviluppo delle free energy.
La riunione in segreto con Obama, all’interno del Forum Economico Mondiale di questi giorni,  sarebbe uno dei pochi incontri dopo quello che sembra essere avvenuto a New York nel Febbraio 2008, nell’ ufficio delle Nazioni Unite per discutere sugli UFO e la vita extraterrestre e dei moltissimi, (si parla di migliaia e migliaia) rapporti di avvistamenti UFO e Incontri Ravvicinati che giungono da tutto il Mondo.

Un membro della comunità diplomatica degli Stati Uniti, come ci informa il Prof. Michael Salla,  ha rivelato questa informazione ad alcuni ricercatori UFO e viene anche  confermato che l’ incontro suddetto è avvenuto la mattina del 12 febbraio 2008.

Nei documenti che si trovano nella cartellina del Presidente Russo, dovrebbero esserci quindi alcune offerte da parte degli extraterrestri di aiutare l’ umanità e prepararla alla rivelazione finale sulla vita extraterrestre. Si sarebbe anche discusso su come le Nazioni Unite siano state incoraggiate al rilascio delle tecnologie segrete che rivoluzionerebbero lo sviluppo della free energy.

La data? Il 2013, anno in cui gli extraterrestri dovrebbero mostrarsi al mondo e in modo palese. Questo coincide con la data che a cui si riferiscono informazioni sul documento in cui viene confermato l’ incontro nel Forum Economico Mondiale, iniziativa questa che avviene su invito dell’ONU perchè il 2013 appunto era la scadenza del protocollo di rivelazione delle NU sugli UFO e la vita extraterrestre.

Michael Salla, racconta di un incontro tra i ricercatori UFO Clay e Shawn Pickering e la loro fonte confidenziale (membro ONU segnato con la sigla A), in merito all’ incontro alle NU sugli UFO tenutosi la mattina del 12 febbraio 2008. Hanno sottolineato che la “rivelazione palese” della vita extraterrestre, sopra le città piu’ grandi, avverrebbe nel 2017, invece che nel 2013 come descritto nell’ articolo precedente. I ruoli della religione e della crescita della popolazione sono stati discussi e sembrano aver sollevato diverse questioni, soprattutto per l’ India.

The Controllers” – i controllori
Un termine descrittivo scelto dalla fonte A per la rivelazione extraterrestre nel 2017 è stato “The Controllers” ( NDT I Controllori ). Questo termine ha chiare connotazioni psicologiche ed è stato scelto perchè ha un particolare effetto sul pubblico, sia per gli stati membri delle NU che per la popolazione in generale.
Questo indica che la fonte A sta riportando informazioni progettate per scatenare una reazione psicologica su certe questioni.
Un altro aspetto del seguente rapporto è che si afferma che l’ India avrebbe grande difficoltà con la rivelazione sulla vita extraterrestre, che potrebbe poi portare all’ eliminazione dell’ Induismo. Ciò appare in contraddizione con l’ antica tradizione delle tecnologie avanzate e sulla vita extraterrestre presenti nei testi Vedici e nella molteplicità degli dei. Se le cose stanno come dicono le fonti, i Cattolici di Roma avranno tempi piu’ facili con la rivelazione di “tre Dei in uno”.
Io credo che la menzione dell’ India come paese che puo’ avere difficoltà con la rivelazione è come una macchinazione per confondere i problemi relativi alla rivelazione. Combinata al termine descrittivo per gli ET, “I Controllori”, per scatenare un certo effetto psicologico, è possibile che l’ informazione sia stata diffusa da agenzie di intelligence ed esperti in operazioni psicologiche.
Nel messaggio del 13 febbraio, la fonte di Clay e Shawn si è riferita ad un Ammiraglio come colui che ha rivelato la notizia sull’ incontro alle NU. Questo evidenzia che l’ Ufficio Investigativo della Marina è coinvolto con l’ iniziativa di rivelazione sugli UFO o che sta filtrando le informazioni da rilasciare ?
Per me, piu’ interessante è stato il contrasto tra l’ ordine del giorno della riunione rivelato dalla fonte A di Clay e Shawn e cio’ che mi è stato detto dalla fonte indipendente B che ha confermato la riunione alle NU.
La fonte B si è concentrata sulle questioni relative al rilascio delle tecnologie per le nuove fonti di energia e su un documento, mentre la fonte A si è concentrata sulla crescita della popolazione e sulla religione. Curiosamente la fonte A non ha parlato di alcun documento in circolazione tra gli stati delle NU.

In conclusione, sono soddisfatto - dice Michael Salla -  che sia avvenuto un incontro alle Nazioni Unite nell’ ufficio di New York il 12 Febbraio, per discutere sugli UFO e gli extraterrestri. Cio’ che traspare dalla riunione sembra differire tra la fonte A e la fonte B indipendente.
Il documento in circolazione tra i ministri delle nazioni aiuterà a capire cio’ su cui si è discusso nell’ incontro. Sono alla ricerca dei documenti, per avere una migliore idea sull’ ordine del giorno, in merito al ruolo delle NU sulla divulgazione pubblica della realtà extraterrestre.

A quanto pare, ciò che si evince dagli incontri del 2008 alle Nazioni Unite e quello che sta accadendo ora al Fourm Economico Mondiale, con l’annuncio della Russia di rivelare all’Umanità la presenza aliena, di dire al presidente Obama che sarebbe ora di dirlo, traspare sempre di più la possibilità che il 2013 sia l’anno giusto, a meno di ripensamenti e rimandare il tutto a data da destinarsi, forse il 2017?

Sappiamo bene che la nostra Umanità è su un punto di non ritorno irreversibile e il nostro pianeta è in agonia. Lo stiamo distruggendo, stiamo sfruttando tutte le ultime risorse naturali e tra qualche anno non rimmarrà altro che mangiare i soldi e bere il petrolio. … “Il grande ‘peccato’ dell’uomo occidentale è di essersi staccato dalla natura, dal suo ambiente. Per lui il sole, la luna, le stelle, i fiori, le piante, gli animali, non sono più né ‘sorelle’ né ‘fratelli’. Dal cosmocentrismo è passato al teocentrismo ed è finito nell’antropocentrismo. La conseguenza ‘perversa’ è stata chiara: se l’uomo è centro di tutto, egli allora diventa despota, può imporre senza remora le sue leggi, può esercitare violenza sulla natura e oppressione sui fratelli. Ma la natura espropriata e manipolata manifesta tutti gli effetti boomerang di un tale intervento”. (Galiano & Marchino – 1990).

Come diceva Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota: ” Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato, quando l’ultimo albero sarà abbattuto, quando l’ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia.”





(fonte:segnidalcielo.it, articolo di Massimo Fratini)
 

giovedì 24 gennaio 2013

Ufo e astronauti, cronistoria e testimonianze dirette


Oggi cari lettori vi segnaliamo un articolo interessantissimo e molto dettagliato che comprende la cronistoria dei più importanti avvistamenti Ufo da parte di austronauti con alcune testimonianze dirette, buona lettura:

 24 maggio 1962.

Pilota: Scott Carpenter; capsula: Mercury «Aurora 7»; quote orbitali: km 1250/150.
Durante la sesta orbita avvista e fotografa diversi corpi sconosciuti, dei quali non sa indicare le dimensioni.

16 maggio 1963.

Pilota: L. Gordon Cooper; capsula: Mercury «Faith 7»; quote orbitali: km 270/160.
Durante la quindicesima orbita vede avvicinarsi «un oggetto verdastro luminescente, seguito da una coda rosso-arancione, in moto da Est verso Ovest». A Terra il radar della stazione di avvistamento di Muchea, che segue il volo di Cooper, inquadra anch'esso l'oggetto, stimandone la quota a circa 150 km.

8 aprile 1964.

Capsula senza ' equipaggio Gemini 1; quote orbitali: km 330/160.
Subito dopo l'equilibramento in orbita, la capsula viene avvicinata da quattro oggetti sconosciuti che, come rivelano i radar delle stazioni terrestri, la seguono per tutto il suo primo giro intorno al nostro pianeta. Quindi scattano via all'improvviso e scompaiono nello spazio. LA NASA in un primo momento spiegò trattarsi delle parti strutturali del secondo stadio del vettore (un missile Titan), separatesi dalla capsula stessa. Questa spiegazione venne tuttavia smentita quando si apprese che il piano di volo non prevedeva tale separazione, e che in effetti il secondo stadio del vettore e la capsula erano rimasti congiunti fin quando non si disintegrarono precipitando insieme nell'atmosfera. La NASA non emise altri comunicati.

4 giugno 1965.

Piloti: James McDivitt e Edward F. White; capsula: Gemini 4; quote orbitali: km 280/160
Sopra le Hawaii, McDivitt avvista un «singolare oggetto cilindrico, con delle sporgenze simili a braccai», e lo riprende con la cinepresa di bordo. Calcola la distanza a circa 15 chilometri, e parla di «dimensioni notevoli».
L'oggetto scompare alla vista quando il Sole va a battere direttamente sul vetro della capsula. In seguito, sulle coste cinesi, viene fotografata una luce chiara simile ad una grande stella, in movimento ad una quota superiore. Per il primo avvistamento, la NASA parlò del satellite Pegasus-B destinato allo studio delle micrometeoriti; ma, fatti i conti, si scopri che esso doveva trovarsi a oltre 1800 chilometri dalla Gemini, e di conseguenza risultare invisibile. Del secondo avvistamento non si disse nulla: tuttavia, cosa singolare, di quest'ultimo venne fatta conoscere la documentazione fotografica mentre, al contrario, le immagini relative al primo «caso» non furono rese note. Anche la Commissione Condon è stata costretta a siglare come «unknown» l'oggetto osservato da McDivitt. C'è da aggiungere, comunque, che al termine del volo l'agenzia United Press divulgò la seguente dichiarazione di un portavoce dell'ente nazionale americano: «Un accurato esame delle foto scattate da McDivitt dimostra che il veicolo avvistato non ha alcuna analogia con un satellite artificiale».

4 dicembre 1965..

Piloti: Frank Borman e James Lovell; capsula: Gemini 7; quote orbitali: km 330/160.
Durante la seconda orbita Borman segnala un oggetto luminoso davanti alla capsula, che non può essere il razzo vettore, in quanto anche quest'ultimo risulta visibile attraverso l'oblò. Più tardi vengono fotografate strane luminosità azzurrognole, munite di appendici vaporose, che passano sotto la Gemini. Per il primo avvistamento, la NASA parla di un ignoto frammento di vettore in orbita, forse i resti di un Titan ma il NORAD (l'ente cÌe segue le rotte di ogni satellite) dichiara: «E' impossibile che resti di un Titan o di qualsiasi altro missile si possano trovare in quella posizione». Per il secondo avvistamento si parlò di fulmini globulari nell'alta atmosfera.

20 luglio 1966.

Piloti: Mike Collins e John Young; capsula: Gemini 1.0; quote orbitali: km 763/257.
Alle 7,20 del mattino la Radio Svizzera trasmette la seguente notizia: «Mai astronauti sono stati tanto taciturni come Mike Collins e John Young. Li si è addirittura obbligati a parlare. Collins ha alla fine dichiarato che avevano visto un oggetto tanto grande e lucente da poter addirittura essere scambiato per un pianeta».

12 settembre 1966.

Piloti: Charles Conrad e Richard F. Gordon; capsula: Gemini 11; quote orbitali: km 370/185.
Sull'Atlantico meridionale Conrad fotografa «un globo di luce giallo arancione, molto brillante». Secondo il San. José Mercury News, al ritorno Gordon dichiara: «Lo vedemmo dall'oblò di sinistra mentre ci superava. Sembrava proprio un mezzo spaziale (...) Scattammo in fretta qualche foto. era giallo-arancione, doveva essere metallico per avere simili riflessi».
La NASA parlò del satellite sovietico Proton ITI: ma i dati dell'orbita, ancora una volta, non coincidevano con quelli reali, ed inoltre i satelliti del tipo Proton hanno forma di un cilindro appiattito, mentre l'oggetto fotografato da Conrad appare simile ad una sfera leggermente schiacciata e circondata da un anello.

Dicembre 1968.

Piloti: Frank Borman, James Lovell e William Anders; capsula: Apollo 8; missione circumlunare.
Ecco ciò che accadde alla missione del comandante Borman, secondo quanto rivelato dal settimanale americano National Examiner e dallo scrittore svedese Gòsta Rehn nel suo libro Telefaten àr hàr! (Gòteborg-Malinò,1973), a quanto consta, mai smentiti. Durante la rotta verso il nostro satellite l'equipaggio dell'Apollo 8 nota un oggetto discoidale che assume una rotta parallela a quella della capsula. Gli strumenti di bordo cessano di funzionare. Un forte senso di stordimento ed acuti dolori alle orecchie vengono provati dagli astronauti, che però correggono la rotta dell'Apollo.
L'UFO si allontana velocemente e a bordo gli strumenti ricominciano a funzionare. I contatti a Terra, con Houston, interrotti a causa delle interferenze, sono ripresi. Ma l'avventura non è ancora finita. Entrati in orbita lunare, si presenta un altro UFO, enorme, che emana una luce purpurea:
all'apparizione seguono ondate di calore, ronzii insopportabili, e le apparecchiature si bloccano di nuovo.
Borman, Lovell e Anders sono colti da emicrania, difficoltà di respirazione, tremori alle mani, «vuoti di memoria». Il tutto dura una decina di minuti, mentre a Houston i tecnici Russel Hoicombe e Scott Harnister stabiliscono che l'Apollo si é allontanato dalla rotta stabilita che non potrà essere diretto nuovamente verso la Terra. I tre astronauti escono dalla. situazione critica per la loro presenza di spirito, facendo ricorso ai comandi manuali. La missione può essere così portata felicemente a termine.
Al loro ritorno la NASA fa riferimento ai disturbi dell'equipaggio dell'Apollo 8 (il primo ad aver affettuato un viaggio così lungo e ad aver circumnavigato il nostro satellite), ma le vere cause di essi secondo il National Examiner e Gosta Rehn, sono taciute per il timore di far sorgere il panico.

Novembre 1969.

Piloti: Charles Conrad, Richard Gordon e Alan Bean; capsula: Apollo 12; volo e discesa sulla Luna.
Durante il volo di trasferimento verso il nostro satellite, il 15 novembre alle ore 14,18 il comandante Conrad riferisce a Houston: «Da ieri siamo accompagnati da un curioso oggetto che vediamo dagli oblò quando l'angolo di rotazione è di 35, gradi. Che cosa potrebbe essere?»
Nessuno dei membri dell'equipaggio fu in grado di riconoscere l'oggetto, che sembrava animato da un moto rotatorio. Il fatto venne confermato da dottor Glenn Seaborg, Premio Nobel e presidente della Commissione per l'energia Atomica, il quale ne parlò sulla rivista Valeurs Actuelle del dicembre 1969. Ma anche per questa missione lunare si dovettero registrare altri imprevisti. Lo studioso tedesco Adolf Scheneider, nel suo libro Besucher aus dem All, afferma che gli astronauti incontrarono gli altri corpi spaziali sulla rotta dell'Apollo 12 e che così li descrissero a Houston:
«L'oggetto è luminosissimo, ha una rotazione al secondo... o una e mezzo... o, almeno, scintilla in quel lasso di tempo. L'altro si allontana a grande velocità». Cosi' prosegue poi Schneider:
«Quando gli astronauti arrivarono sulla Luna udirono, come i tecnici di Houston, rumori strani: specie di pigolii, fischi, parole incomprensibili. Ed un terzo bizarro avvenimento si ebbe durante il ritorno sulla Terra: l'equipaggio vide sull'India un oggetto rosso, brillante, che scomparve di . colpo. Ecco la comunicazione dell'Apollo 12:
"Adesso è al centro del globo terrestre, è davvero luminosissimo, sembra avere uno spessore considerevole, è accecante. Non possiamo immaginare che cosa sia... è grande almeno quanto Venere".
Sviluppati i film ripresi sulla Luna, si notò una specie di alone argenteo lucente che, in apparenza, seguiva Conrad.
«Un funzionario della CIA», afferma sempre Schneider, «dichiarò che l'organizz'azione era in possesso di numerose prove circa l'esistenza degli UFO ed il loro controllo da parte di esseri intelligenti».

Testimonianze dirette

Più volte gli astronauti (molti dei quali sono rimasti fortemente impressionati dall'incontro con gli UFO) hanno parlato in pubblico o rilasciato dichiarazioni sulle loro esperienze. Ne raccogliamo una serie delle più significative.

Maggiore Gordon Cooper

Uno degli astronauti della capsula Mercury, e ultimo americano a volare nell.o spazio da solo.
Il 15 maggio 1963 salì nello spazio nella Mercury per effettuare un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante l'orbita finale, avvisò la stazione di Muchea (vicino Perth in Australia) che stava vedendo un oggetto luminoso, grigiastro, di fronte a lui che si avvicinava velocemente alla sua capsula. L'UFO era solido e reale, tant'è che era stato rilevato anche dal radar della stazione di Muchea.
L'avvistamento di Cooper fu riportato dal circuito televisivo nazionale, che seguiva il volo passo passo; ma quando l'astronauta atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato permesso fare domande circa l'avvistamento.
Il Maggiore Cooper credeva fortemente negli UFO. Dieci anni prima, nel J951 aveva avvistato una formazione di oggetti volanti sconosciuti, mentre sorvolava la Germania Ovest a bordo di un F-86. Gli oggetti erano metallici, a forma di disco e volavano ad una considerevole altitudine.
Il maggiore Cooper rilasciò una testimonianza di fronte alle Nazioni Unite: "Io credo che questi veicoli extra terrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il nostro pianeta e provengano da altri pianeti... Molti miei colleghi astronauti sono riluttanti a parlare di UFO... Io ho avuto l'occasione nel 1951 di poterne osservare molti, in due giorni diversi; erano di dimensioni differenti, volavano in formazione da combattimento, da est verso l'ovest d'Europa".
E secondo un' intervista registrata fatta da J.L.Ferrando, il maggiore Cooper affermò:
"Per molti anni ho vissuto con un segreto, imposto a me come a tutti gli astronauti. Posso ora rivelare che ogni giorno negli Stati Uniti i nostri strumenti radar intercettano oggetti di forme e composizioni a noi sconosciute. E ci sono migliaia di rapporti di testimoni ed una gran quantità di documenti che lo provano, ma nessuno vuole renderli pubblici".
Perché? gli ha chiesto l'intervistatore. "Perché le autorità hanno paura che la gente possa pensare agli UFO come a invasori ostili. Perciò la parola d'ordine è ancora: dobbiamo evitare il panico a tutti i costi".
. "Inoltre", ha aggiunto Cooper, "sono stato testimone di un fenomeno straordinario, qui sul pianeta Terra. E' accaduto qualche mese fa in Florida. Ho visto con i miei occhi una zona ben delineata di terreno che si stava consumando con delle fiamme, con quattro solchi sulla sinistra lasciati da un oggetto volante che era sceso nel centro del campo. I piloti avevano lasciato il veicolo (c'erano altre tracce che lo provavano). Sembrava avessero studiato la topografia del luogo, avevano raccolto campioni di terreno e poi, probabilmente, erano tornati da dove erano venuti, scomparendo ad una velocità incredibile... Casualmente ho poi scoperto che le autorità avevano fatto di tutto perché questo avvenimento non fosse portato a conoscenza della stampa e della televisione, per paura di una reazione di panico da parte del pubblico".

James Lovell e Frank Borman

Nel dicembre del 1965, gli astronauti della navicella Gemini Lovell e Borman videro degli UFO durante la loro seconda orbita di quel volo che durò 14 giorni. Borman raccontò che vide una navicella non identificata a poca distanza dalla capsula. La torre di controllo di Cape Kennedy gli disse che stava vedendo la parte finale della loro navicella. Borman confermò che quello che stava osservando era sicuramente qualcosa di completamente diverso dalla loro navicella.
Ecco il dialogo svoltosi fra Gemini 7 e la base:
Lovell: Un oggetto vola alto sopra di noi, ad ore 10.00!
Capcom: Qui è Houston. Ripeti ancora, 7 !
Lovell: Ho detto che c'è un oggetto che vola alto, ad ore 10.00!
Capcom: Gemini 7, è veramente un avvistamento?
Lovell: Si é vero. Siamo testimoni di numerosi avvistamenti in questo momento.
Capcom: ...potete stimare la distanza o la grandezza?
Loveli: Gli UFO sono sulla nostra traiettoria...

Neil Armstrong e Edwin "Buzz" Aldrin .

Secondo l'astronauta della NASA Neil Armstrong (il primo uomo a metter piede sulla Luna), gli alieni hanno una base sul nostro satellite e ci dicono, in termini piuttosto decisi, di stare alla larga dalla Luna. A quanto dicono i rapporti finora noti, sia Neil Armstrong che Edwi.n Aldrin videro degli UFO dopo il famoso atterraggio sulla Luna dall'Apollo 11 il 21 luglio 1969. Uno degli astronauti riferì di aver visto una "luce" sopra e dentro un cratere durante la ripresa televisiva, seguita da una richiesta di maggiori informazioni da parte del controllo missione. Ecco il dialogo che si sarebbe svolto fra Luna e Terra:

NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11...
Apollo 11: Quei "cosi" sono enormi, mio Dio! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste! Vi dico che stiamo vedendo altre ' navicelle qui fuori. Sono ferme sulbordo del cratere! Sono sulla luna e ci stanno osservando!
Un professore, ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:
Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?
Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli Alieni) ci hanno intimato di allontanarci! .
Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci"?
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!
Professore: Ma la NASA ha ugualmente inviato sulla Luna altre missioni dopo l'Apollo 11... .
Armstrong: Naturalmente: la NASA le aveva già annunciate a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra.
Secondo l'ufologo americano Vladimir Azhazha, "Neil Armstrong disse al Controllo Missione che due enormi oggetti sconosciuti stavano osservando lui ed Aldrin dopo l'atterraggio sulla Luna. Ma questo messaggio non è mai stato ascoltato dal pubblico, perché la NASA lo ha censurato."
Aleksandr Kasantesev afferma che Buzz Aldrin fece un film a colori dell'UFO da dentro la navicella, e continuò a filmare loro, Armstrong e lui stesso anche quando furono fuori. Armstrong confermò che la storia era vera, ma rifiutò di dare ulteriori dettagli, poi ammise che la CIA voleva nascondere l'accaduto.

Donald Slayton

Astronauta del progetto Mercury, rivelò in un'intervista che aveva visto un UFO nel 1951:
"Stavo collaudando un caccia P-51 a Minneapolis quando scorsi quell'oggetto. Ero a circa 10.000 piedi di altezza in un pomeriggio di sole. Pensai che fosse un nibbio, poi mi resi conto che nessun nibbio vola a quell'altezza. Più mi avvicinavo, più l'oggetto mi appariva simile a un pallone gonfiato, grigio e di circa un metro di diametro. Ma non appena gli andai davanti la "cosa" non somigliò più a un pallone.
Sembrava un disco volante.
Allo stesso tempo realizzai che l'oggetto stava improvvisamente allontanandosi da me, ad una velocità di circa 450 chilometri l'ora. Lo inseguii per un breve tratto, ma d'improvviso l'oggetto virò a 45 gradi, accelerò e sparì".

Maggiore Robert White

Il 17 luglio 1962 White dichiarò di aver visto un. UFO durante un volo ad un'altezza di 80 chilometri su un X-15. Così disse alla base: "Non ho idea di che cosa possa essere. E' di colore grigiastro ed è di circa 10-15 metri di lunghezza". Poi, secondo un articolo del Time Magazine, il maggiore White esclamò alla radio: "Ci sono cose quassù! E' indubbio!" .

Il pilota della NASA Joseph A.Walker

L'11 maggio 1962 Walker dichiarò di aver avuto disposizione di intercettare gli UFO eventualmente avvistati durante i voli sul suo X-15. Aveva già filmato 5 o 6 UFO durante un volo nell'aprile del 1962 ad un'altezza di 80 chilometri. Era la seconda volta che filmava degli ÙFO in volo.
Durante una conferenza al Secondo Meeting Nazionale sugli usi pacifici delle ricerche spaziali dichiarò: "Non sono autorizzato a dire nulla. Tutto quello che so é ciò che compare sul film che è stato sviluppato dopo il volo". Nessuno di questi film fino ad oggi è mai stato fatto visionare al pubblico.

Comandante Eugene Cernan

Cernan è stato il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del 1973 affermò quanto segue:
"Molte volte mi sono state poste domande circa gli UFO. Ho già detto pubblicamente che sono qualche altra cosa rispetto a noi, qualcosa che viene da un'altra civiltà".

Scott Carpenter

"In qualsiasi momento, quando gli astronauti sono nello spazio da soli, c'è una costante sorveglianza da parte degli UFO".

Maurice Chatelain della NASA

Nel 1979 Maurice Chatelain, responsabilè del Sistema di Comunicazioni della NASA confermò che Armstrong aveva veramente detto di aver visto degli UFO sul bordo di quel cratere lunare. Chatelain pensa che gli UFO possano provenire dal nostro stesso sistema solare, in particolare da Titano. Ecco alcune sue dichiarazioni:
"Gli incontri ravvicinati sono eventi ben conosciuti alla NASA, ma nessun ne ha mai parlato fin ad ora". Tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti a distanza, a volte anche abbastanza ravvicinata, da veicoli spaziali di natura extraterrestre: da dischi volanti o da UFO, se li volete chiamare con quel nome. Ogni volta che ciò si è verificato, gli astronauti hanno informato la torre di controllo che ha sempre ordinato il più assoluto silenzio". "Credo che Walter Schirra a bordo del Mercury 8 sia stato il primo degli astronauti ad usare il nome in codice 'Santa Klaus' per indicare la presenza di dischi volanti nei pressi della capsula spaziale. Per esempio James Lovell, a bordo dell'Apollo 8, disse improvvisamente 'Vi informo che c'è Santa Klaus'.
Anche se ciò accadde il giorno di Natale del 1968, molta gente ebbe la sensazione che c'era dell'altro dietro le sue parole".





(fonte: misteriufo.it)

sabato 19 gennaio 2013

Introduzione del chip RFID nella riforma sanitaria di Obama


E’ stato infatti convalidata nel 2012 (dalla Corte Suprema USA – n.d.t.) la legge HR 3962 denominata Obamacare, nella quale si prospetta la introduzione di microchip RFID per fini ‘sanitari.’ A far capo dalla pagina 1501 sono descritte le peculiarità dei dispositivi.Link diretto alla legge HR 3962 in formato pdf .L’impianto della legge è stato lasciato ‘aperto’, infatti viene statuito che il segretario potrà decidere di aggiungere altre informazioni, non necessariamente sanitarie, allo interno dei chip corporei. Ciò significa che oltre ai parametri medici potranno essere inserite nei chip informazioni in merito al conto bancario del paziente, così da determinare in tempo reale la sua capacità finanziaria. Medici e ospedali saranno quindi autorizzati ad eseguire la scansione dei conti bancari così da poter prelevare immediatamente, in tempo reale, la cifra prevista per il trattamento terapeutico.

 I Repubblicani non hanno alcun piano per contrastare la riforma sanitaria voluta da Obama, sia nel suo complesso, sia nella sezione circa la introduzione dei chip corporei. Recitano la loro parte in TV facendo finta di voler opporsi, ma è ormai chiaro che l’obiettivo finale di tutte le parti in gioco sia di chippare l’intera popolazione. Entrambe gli schieramenti stanno eseguendo degli ordini, perché il nuovo ordine mondiale ha statuito che tutti debbano essere chippati.


La Federal Reserve sarà il nuovo governo mondiale. Le tasse derivanti dalla riforma Obama finiranno direttamente nelle casse della Federal Reserve. Il mondo intero sta galoppando verso un sistema che funzioni senza denaro contante.

Di seguito la siringa di introduzione del chip



La riforma Obama prevede che il processo di impianto dei chip nella popolazione abbia inizio entro la primavera del 2013.

Come tutti sappiamo il governo lavora lentamente, e il nuovo ordine mondiale è paziente. Aspettatevi che il microchip diventi obbligatorio entro il 2022. I chip RFID saranno diffusi in tutto il mondo (dopo la privatizzazione della sanità? – n.d.t.); chi non vive negli Stati Uniti non creda di sfuggire al microchip. In Messico è stato già microchippato un numero notevole di cittadini. In Canada stanno organizzandosi: LINK Hanno iniziato con le carte di debito contenenti microchip per andare a parare allo obbligo legale di possedere il chip per usufruire della assistenza sanitaria. Useranno la propaganda e parole come facilità d’uso, sicurezza sanitaria e sicurezza sociale. State pur certi che sarete microchippati.





(fonte: http://ilfattaccio.org)

giovedì 17 gennaio 2013

Dark Skies, i rapimenti alieni riapprodano sul grande schemo

I rapimenti alieni riapprodano sul grande schermo grazie a Jason Bloom, produttore delle pellicole horror insidious e paranormal activity, questa volta spostando l'asse principale dai demoni agli alieni.

Questa pellicola diretta dal regista Scott Charles Stewart e che approderà nelle sale statunitensi il 22 febbraio 2013 si dimostra a partire dalle prime scene del trailer leggermente differente in confronti agli altri film di questo genere.

La componente horror sembra molto accentuata ed i riferimenti a quelli che sono i segni evidenti di rapimento alieno sembrano molto più curati rispetto ad altre pellicole di questo genere, uno fra tutti, le cicatrici,  il controllo della mente e del corpo e altri piccoli particolari che agli occhi di persone esperte di questa tematica non mostrano nulla di nuovo ma che possono essere un'interessante spunto di riflessione per gli altri.



Vi lasciamo al trailer per ora ovviamente in lingua originale, promettendovi un'accurata recensione appena il film appena il film approderà nelle nostre sale




di Redazione
(Vietata ogni riproduzione non autorizzata)

martedì 15 gennaio 2013

La morte misteriosa di Aaron Swarzt



Washington – E’ stato trovato morto a New York Aaron Swartz, programmatore, imprenditore nonché uno dei principali attivisti del mondo Internet. Da italian.irib.ir - Il blogger americano che ha parlato della ”kill list” del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Aveva 26 anni e nonostante la giovane eta’, era molto noto. Aveva iniziato a farsi conoscere nel 1999, ad appena 13 anni, quando aveva vinto un premio per sviluppatori di siti Web educativi.

La polizia dice che ha trovato il corpo di Aaron Swartz a New York e che si sarebbe tolto la vita per depressione, impiccandosi. Ma non aggiunge altri dettagli su questa ”fine”, abbastanza misteriosa. L’anno scorso, Swartz ha apertamente criticato il governo degli Stati Uniti e il regime israeliano per gli attacchi informatici (cyber-attack) contro siti nucleari dell’Iran. Il blogger ha criticato anche l’amministrazione Obama per la sua famosa “kill list”, ovvero la sua politica degli omicidi mirati.

Cosi’ si e’ svelato che ogni settimana viene sottoposta ad Obama una lista di “nemici da eliminare” (che si trovano di spesso in Yemen, Somalia e Pakistan), redatta da cento alti funzionari di Cia e Pentagono. A Obama spetta l’ultima parola su chi uccidere e chi no, e in queste decisioni e’ aiutato dal suo consigliere antiterrorismo John Brennan, da quello per la Sicurezza nazionale Tom Donilon e dal suo stratega politico David Axelrod. Swart era un’attivista nell’ambito dei diritti digitali.

Il suo sito, get.info, era un primo prototipo di enciclopedia online collaborativa, idea che poi Wikipedia avrebbe realizzato su ampia scala solo due anni dopo. A 14 anni, Swartz sviluppava, insieme ad altri, l’importante standard Web noto come RSS (Rich Site Summary). Da allora la sua era stata una sequenza di iniziative di avanguardia, spesso coronate da successo. Importante, per esempio, il suo contributo alla fondazione nel 2002, insieme a Lawrence Lessig, di Creative Commons. Molto riuscita anche la sua startup Infogami, che contribuì al successo di Reddit, un sito di «social news» tra i più popolari al mondo. 




(fonte: italian.irib.ir)

sabato 12 gennaio 2013

La cattedrale aliena di Scientology in New Mexico


 
Nel deserto del New Mexico si trova un misterioso impianto segreto che presumibilmente appartiene alla setta Scientology. Il sito è caratterizzato da un grande simbolo inciso sul suolo del deserto e visibile solo dall'alto: due diamanti circondati da una coppia di cerchi che si intersecano. L'iscrizione vorrebbe essere un enorme messaggio per gli extraterrestri.

La struttura è anche provvista di una pista d'atterraggio privata, costruita per consentire l'arrivo dei leaders della controversa organizzazione. Secondo quanto scrive nel suo nuovo libro il giornalista della BBC John Sweeney, il bunker nascosto nel deserto del New Mexico è da considerarsi come la “Cattedrale Spaziale Aliena” di Scientology.

L'intero complesso si trova a Mesa Huerfanita, a circa due ore da Santa Fe e tre ore a nord di Roswell, sede di numerosi avvistamenti Ufo. In un resoconto scritto per The Sun, Sweety sostiene che la chiesa è stata progettata per essere collocata sotto terra per resistere a un olocausto nucleare. Uno degli scopi, sarebbe quello di proteggere alcuni scrigni in titanio sigillati con argon, nei quali sono conservati i dischi d'oro con le incisioni dei testi originali del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard.

I simboli visibili sulla superficie del deserto serviranno a guidare i membri di alto rango della setta a trovare le opere originali del fondatore, quando ritorneranno sulla Terra dopo la fuga dal pianeta per sfuggire ad una futura apocalisse nucleare che spazzerà via l'umanità.

Il bunker, secondo il giornalista della BBC, è stato costruito nel 1980 ed è costato svariati milioni di dollari. Sweeney è riuscito a localizzare il luogo segreto grazie a Marc Headley, un ex aderente di Scientology.

“Headley afferma di essere stato iniziato alla setta da Tom Cruise - superstar di Hollywood e membro leader della chiesa - e anche di essere stato malmenato da uno dei leader ombra del movimento, tale David Miscavige. Ma la chiesa nega entrambi i fatti”, conclude il reporter. John Sweeney, ha dedicato gran parte della sua carriera a svelare i segreti di Scientology e gli enormi movimenti di danaro ad essa connessa.

La controversa Chiesa di Scientology - che vanta membri celebri come Tom Cruise, John Travolta, Kirstie Alley e Juliette Lewis - è stata fondata nel 1952 dallo scrittore L. Ron Hubbard, e promuove il concetto che gli esseri umani sono esseri immortali con le anime reincarnate.

Il loro credo si basa sul fatto che un sinistro extraterrestre chiamato Xenu abbia portato miliardi di persone (esseri immortali con anime reincarnate?) sulla Terra, grazie ad astronavi simili agli aerei di linea DC 8.

Secondo quanto annuncia il loro sito web, "Scientology è una religione che offre un percorso preciso che porta a una conoscenza completa e certa della propria vera natura spirituale e il proprio rapporto con se stessi, la famiglia, i gruppi, l'umanità, tutte le forme di vita, l'universo materiale, l'universo spirituale e l'Essere Supremo”.




(fonte: .mondotemporeale.net)

giovedì 10 gennaio 2013

La dama verde di Stirling Castle

Arroccato sulla rupe di basalto che si innalza sopra il fiume Forth, Stirling Castle è stato considerato per lunghissimo tempo la fortezza più imponente dell’intera Scozia. Il poeta Alexander Smith lo definì “l’enorme spilla che tiene agganciate Highland e Lowlands”.

 L’edificio venne costruito nel quindicesimo secolo e divenne la residenza preferita dell’allora sovrano che da lì poteva osservare le ardenti e sanguinose battaglie che si combattevano per l’indipendenza dell’Inghilterra.  Nel 1543 Maria Stuarda, appena bambina, venne incoronata regina di Scozia e tornò spesso, durante la sua vita, nella residenza. Cosa ha di meraviglioso e sinistro Stirling Castle? Si vocifera che innumerevoli fantasmi si aggirino per le stanze del castello.

Una storia in particolare si dedica a una Dama Verde. Si dice sia stata una cameriera di Maria di Scozia cui salvò la vita: ebbe infatti il presentimenti di un pericolo incombente, corse nella sua camera e trovò il baldacchino avvolto dalle fiamme. Ella riuscì a tiraela in salvo. La regina raccontò in seguito che, secondo una profezia , la sua vita sarebbe stata minacciata dal fuoco proprio in quella residenza.

 Nei secoli successivi, l’apparizione della Dama Verde era intesa come presagio di incendi e altre sciagure. Pare che di recente si sia vista da un cuciniere dell’esercito al momento acquartierato nel castello. Nessuna catastrofe seguì però la visione.




di Redazione
 (Vietata ogni riproduzione non autorizzata)



lunedì 7 gennaio 2013

Il mistero di Los Roques, nuovo triangolo delle Bermuda?

Quello di Los Roques, in Venezuela, si conferma sempre più come un arcipelago maledetto, una sorta di nuovo "triangolo delle Bermuda": prima dell'incidente che ha coinvolto Vittorio Missoni - figlio maggiore dello stilista Ottavio - la moglie, Maurizia Castiglioni, e una coppia di amici, Eda Scalvenzi e Guido Foresti, oltre al pilota e al co-pilota, già nel 2008 era scomparso un altro aereo con otto italiani a bordo.

Un mistero mai risolto, nonostante le ricerche - che riprenderanno a fine gennaio - e sui cui restano molti interrogativi. Ma non si tratta dell'unico altro giallo collegato all'arcipelago venezuelano dato che, come ricorda la Voce d'italia - quotidiano in italiano di Caracas - sempre nei cieli di Los Roques nel 1997 scomparve un un altro bimotore con a bordo un avvocato di Amnesty international, un suo amico australiano e una coppia di giovani sposi veneti, Mario Parolo e Teresa De Bellis. Altri casi simili si sono verificati anche nel 2004, quando si persero le tracce di un piccolo aereo con a bordo Antonio Buzzi, le sue due figlie Barbara e Betty e il genero Franco Rosetta, e nel 2006, quando a scomparire fu un velivolo con a bordo Franco Rotunno Diaz, Vincenzo Efrain Rotunno Oteiza e Gabriel Venturi Ariza.

Il caso più famoso e misterioso è però quello del gennaio 2008: mentre era in volo, un bimotore della Transaven scomparve con a bordo un gruppo di turisti, tra cui 8 italiani: Stefano Fragione e Fabiola Napoli, una coppia di sposi in viaggio di nozze, le bolognesi Rita Calanni e Annalisa Montanari e la famiglia Durante di Ponzano Veneto formata da Paolo, dalla moglie Bruna Guernieri e le figlie Emma e Sofia.

Il sospetto, avanzato dal settimanale Oggi che ha seguito attentamente il caso, è che il velivolo scomparso nel 2008 non sia in realtà precipitato, ma che sia stato dirottato dai narcos colombiani, che l`avrebbero poi usato per il trasporto di una partita di cocaina.

Secondo Oggi, un anno dopo la tragedia, i familiari delle vittime (ufficialmente 14, tra cui 8 italiani) hanno ottenuto la trascrizione dell`autorizzazione al decollo. "Afirmativo, solo confirme personas a bordo", dissero dalla torre di controllo. "Somos dieciochos a bordo", rispose il pilota. "Dieciochos, copiado", confermarono dalla torre. Dieciochos: diciotto. Quindi sul velivolo c`erano 4 persone in più: si tratta dei dirottatori?

"I venezuelani hanno sempre cercato l`aereo nel posto sbagliato, ad almeno 4 miglia di distanza dalla zona corretta", ha rivelato a oggi il comandante Mario Pica, ex pilota dell`aeronautica militare e consulente delle famiglie degli otto italiani dispersi nell`incidente. "La ricerca in mare dei resti dell`aereo scomparso a los roques (che finalmente riparte dopo un accordo con la Farnesina) è un`operazione decisiva. Se non lo troviamo, vuol dire che non è mai precipitato e dovremo cercarlo altrove".




(fonte: huffingtonpost.it)